“Giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia; il resto è propaganda. Il suo compito è additare ciò che è nascosto, dare testimonianza e, pertanto, essere molesto” (Horacio Verbitsky)

mercoledì 17 dicembre 2008

Salva Mills, dono di Ghedini a tutti i delinquenti


Grazie ad un articolo apparso su Repubblica di ieri a firma di Liana Milella, ho appreso che l’avvocato deputato Niccolò Ghedini, difensore del plurimputato Silvio , sta mettendo a punto una norma “salva Mills” o se preferite “salva delinquenti“.
Si tratta di una modifica all’articolo 190 del codice di procedura penale sul diritto alla prova, che fra le altre cose concede ai giudici la facoltà di rifiutare testimoni in aula ritenuti inopportuni o inutili, soprattutto quando posseggono prove sufficienti per arrivare a sentenza. Ghedini toglierà proprio questa facoltà ai giudici e favorirà le difese degli imputati, che potranno così portare in aula un numero infinito di testimoni inutili. Un’arma in più in mano ai delinquenti che così potranno sperare di rimanere impuniti grazie alla prescrizione.

Esattamente come nel caso di David Mills. Il suo difensore Federico Cecconi, dopo aver portato in aula tutti i testimoni possibili, alcuni addirittura 2 volte come nel caso della consulente contabile Daniela Tavernari, non ha più carte da giocare. Tanto più da quando i giudici, nell’ordinanza del 20 novembre scorso, ritennero inutile la testimonianza dello stesso Silvio chiesta proprio da Cecconi.
Nell’udienza di venerdì prossimo i giudici sentiranno per l’arringa finale il pm Fabio De Pasquale, prima di rimandare il tutto a dopo le feste natalizie. Periodo entro il quale il governo approverà con un colpo di maggioranza la modifica alla norma, che permetterà a tutte le difese, di tutti i delinquenti sotto sentenza, di portare in aula testimoni a getto per sperare di mandare i processi in prescrizione.
In questo modo gli avvocati difensori dei delinquenti diventeranno potentissimi rispetto ai magistrati inquirenti, e i delinquenti che si macchieranno di un reato penale in Italia, avranno una certezza in più di farla franca. Alla faccia della ragionevole durata dei processi e della certezza della pena.

La modifica all’articolo 190 serve a salvare la reputazione internazionale a perché se fosse citato in sentenza in qualità di corruttore, la sua immagine internazionale di burattino di cui già gode sarebbe del tutto spacciata.
Se anche il processo di David Mills andasse in prescrizione tutto finirebbe nel nulla. Con buona pace per la giustizia.
Spargiamo voce.

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